
È stata ufficialmente prorogata al 30 giugno 2025 la scadenza per la presentazione delle domande relative al bando per investimenti nelle aziende agricole in attività non agricole. L’iniziativa mira a favorire la diversificazione delle attività produttive nelle imprese agricole, al fine di aumentare il reddito aziendale, valorizzare le produzioni locali e sostenere l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio.
Il bando promuove quattro principali settori di investimento: agriturismo, agricoltura sociale, attività educative e didattiche, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in ambito aziendale. Tali attività, oltre a creare nuove fonti di reddito, rappresentano uno strumento importante per il radicamento delle aziende agricole nel tessuto economico e sociale delle aree rurali.
L’agriturismo consente la ristrutturazione di fabbricati rurali, l’acquisto di attrezzature e arredi, la creazione di siti web promozionali, impianti tecnologici, spazi esterni per agri-campeggi, bungalow e punti vendita aziendali. L’agricoltura sociale include attività rivolte a soggetti svantaggiati, come il supporto a terapie riabilitative con animali o piante, l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e la creazione di fattorie sociali. Le attività educative prevedono l’accoglienza di ragazzi in fattorie didattiche dove conoscere il mondo agricolo, con investimenti mirati in ristrutturazione e attrezzature educative. Infine, la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non inclusi nell’allegato I del Trattato (come pane, birra, conserve, ecc.) permette la valorizzazione delle produzioni aziendali e la vendita diretta nei punti vendita realizzati all’interno delle aziende.
La dotazione finanziaria ammonta attualmente a 11.300.000 euro, con possibilità di incremento. Ogni progetto deve prevedere un contributo minimo di 20.000 euro e non potrà superare i 200.000 euro, coperti fino al 65% delle spese eleggibili in regime “de minimis”. I progetti devono avere un importo complessivo compreso tra 30.000 e 266.000 euro.
Le domande verranno valutate secondo una griglia di punteggio che tiene conto dei requisiti dell’imprenditore, dell’azienda e della qualità del piano aziendale. Per essere ammessi, è necessario ottenere punti da almeno due criteri di selezione. Possono partecipare imprenditori agricoli singoli o associati, in attività alla data di presentazione della domanda. Il contributo è vincolato al mantenimento dell’attività finanziata per almeno cinque anni dalla data del saldo finale.
Per accedere al bando è obbligatoria la presentazione di un piano aziendale dettagliato, contenente lo stato iniziale dell’azienda, le fasi previste, le attività pianificate e ogni informazione utile per la valutazione dell’intervento.